La masturbazione è una tecnica erotica che provoca piacere e facilita l’orgasmo. È anche conosciuta come autoerotismo, quando viene volontariamente praticata sui propri organi sessuali, ma può altrettanto essere attuata dal partner. Quest’ultima può essere effettuata su diverse parti del corpo, e la sega spagnola ne è un esempio.
Cosa è una sega spagnola
Si tratta di una pratica sessuale che consiste nello strofinamento del pene tra i seni, che vengono stretti al fine di riprodurre il canale vaginale e provocare la stessa sensazione di piacere scaturita dalla penetrazione. Viene spesso utilizzata la saliva o un lubrificante per facilitare il movimento del pene tra le mammelle. Inoltre, può essere accompagnata da una fellatio (stimolazione dei genitali maschili tramite bocca e lingua), la quale aiuta a stimolare ulteriormente l’orgasmo. A volte la sega spagnola serve solo per anticipare la penetrazione, mentre in altri casi può essere una masturbazione vera e propria che culmina nell’eiaculazione maschile, generalmente sul volto, sul petto o nella bocca del partner.
La posizione ideale per una sega spagnola consiste nel partner che la pratica disteso su una superficie piana, come il letto o il divano, e del partner che la riceve seduto con le gambe divaricate sopra le mammelle, affinché il pene si posi comodamente tra di esse. Può anche essere praticata con il partner che pratica la sega spagnola in ginocchio di fronte al partner che la riceve, che invece sta in piedi. Ovviamente ci sono altre posizioni che permettono la pratica di questa masturbazione; quelle descritte sono solo gli esempi più comuni – sperimentare nel sesso aiuta a renderlo più eccitante!
Origine del termine sega spagnola
Il nome di questa pratica sessuale a seconda della lingua parlata. In inglese, per esempio, è conosciuta come tit job. Secondo il libro “Come se penza a NNapule. 2500 modi di dire napoletani”, la variante italiana risale al XVI secolo, quando le prostitute partenopee praticavano questo tipo di masturbazione nei pressi degli acquartieramenti dei soldati spagnoli (oggi conosciuti come Quartieri Spagnoli), i quali, nel XV secolo, erano invece occupati da quelli francesi. Pare che fosse utilizzata in alternativa alla penetrazione e alla fellatio per evitare la diffusione di malattie sessualmente trasmissibili quali la lue e la sifilide.
Un altro mito suggerisce che il nome derivi dalla leggenda secondo la quale le donne spagnole tendano ad avere dei seni più prosperosi rispetto a quelle italiane, riuscendo quindi ad accogliere più facilmente il membro maschile tra il loro petto e provocando, di conseguenza, più piacere. In realtà si tratta semplicemente di una diceria che non ha basi reali, tanto è vero che, per lo stesso motivo, in spagna la sega spagnola è gergalmente conosciuta come la cubana!
Una sega spagnola può essere rischiosa?
Uno dei vantaggi di questo tipo di masturbazione è che è molto sicura e non espone a rischi di malattie sessualmente trasmissibili o altre problematiche simili. Tuttavia, essa può risultare particolarmente eccitante per chi la riceve, fino al punto di culminare in un orgasmo. In questo caso, se la persona che la pratica non si sente a proprio agio nell’avere sperma sul proprio corpo, è consigliabile l’utilizzo di un preservativo.
Nonostante non sia rischiosa, potrebbe risultare fastidiosa (o addirittura dolorosa) per le donne durante la fase premestruale, quando i seni, ma soprattutto i capezzoli, tendono ad essere particolarmente sensibili.
Come fare una sega spagnola
Non sono molte le posizioni possibili per praticare una sega spagnola, ma sono comunque tutte molto intriganti: l’amazzone (o cowgirl), il missionario, il 69 e l’inginocchiata.
La prima alternativa, l’amazzone, prevede che ci pratica la sega spagnola stia sopra a chi la riceve. In questo caso chi pratica si posizionerà con i seni proprio sopra il pene con il volto rivolto verso chi riceve, massaggiando il membro con le mammelle. Ovviamente sarà chi pratica la sega spagnola ad avere il controllo in questa posizione, e questo può risultare particolarmente eccitante per chi la riceve, non solo perché è si è dominati, ma anche perché si potrà godere di una visuale più completa dell’azione.
Nella posizione del missionario, invece, è chi riceve ad essere sopra chi pratica la sega spagnola, con le gambe divaricate sopra il petto di chi pratica in modo tale che il pene possa infilarsi tra i seni, consentendo il movimento. In questo caso è chi riceve ad essere dominante, e per alcuni questo tipo di controllo è molto stimolante.
Il 69 vuole che uno dei due stia sopra e l’altro sotto, oppure di lato o in piedi (quest’ultima richiede molta forza), in modo tale che i genitali di entrambi siano rivolti verso il volto dell’altro. Questa posizione consente di dare piacere a chi pratica la sega spagnola tramite la masturbazione, la fellatio, il cunnilingus (ovvero la stimolazione dei genitali femminili tramite la bocca e la lingua) o anilingus (simile al precedente, ma in questo caso la stimolazione è rivolta verso l’ano), mentre chi pratica la sega spagnola stringe il pene tra i suoi seni – ciò non esclude che possa unire o alternare la pratica alla fellatio. Questa posizione è molto equilibrata perché entrambi possono stimolarsi a vicenda, dando maggiori possibilità di raggiungere un orgasmo simultaneo.
Infine, per quanto riguarda l’inginocchiata, la chi pratica la sega spagnola si posiziona in ginocchio di fronte a chi la riceve, che sta in piedi o seduto e posiziona il suo pene tra le mammelle – può essere che chi pratica si debba inginocchiare su una superficie più alta o che chi riceve debba piegarsi ulteriormente per poter raggiungere l’altezza ideale.
Nonostante tra tutte le posizioni suggerite per praticare la sega spagnola sia il 69 l’unica che aiuta a stimolare anche chi la pratica, è bene ricordare che anche per le altre vi sono soluzioni alternative. Per esempio, l’utilizzo di vibratori (apparecchi che generano vibrazioni usati per la stimolazione sessuale) o anal plugs (oggetti sessuali utilizzato come stimolatori e dilatatori anali).
Se la sega spagnola di conclude con l’eiaculazione, è bene chiarire con chi pratica la masturbazione se accettano di ricevere lo sperma sul proprio corpo, oppure se si preferisce evitare la così detta collana di perle (quando lo sperma finisce sul collo e petto del partner) o cumface (ovvero quando si viene sul viso del partner).
La sega spagnola se si ha il seno o il pene piccolo
Visto che la sega spagnola è una tecnica di masturbazione che viene praticata strofinando il pene tra le mammelle, viene automatico domandarsi: è possibile attuarla se si ha il seno piccolo?
In questo caso bisogna sperimentare ed essere più creativi. Se non si ha un petto prosperoso, la posizione dell’amazzone e il 69 sono le posizioni più indicate. In ogni caso, si può anche decidere di divertirsi con i capezzoli, massaggiando il glande su di essi.
Inoltre, è opportuno sfruttare di più la fellatio e la masturbazione manuale, stringendo il pene mentre lo si massaggia con i seni e far culminare il movimento nella bocca. Infine, utilizzare del lubrificante, olio o un reggiseno push-up è particolarmente consigliabile in questo caso, perché può aiutare ad amplificare la sensazione di piacere e stimolare, così, l’orgasmo.
Così come sorge spontaneo porsi il problema delle dimensioni del seno, è normale preoccuparsi anche di quelle del pene.
Sicuramente è più facile praticare una sega spagnola se si ha un pene di medie o grandi dimensioni. Ciò non significa che coloro che hanno un membro di dimensioni piuttosto ridotte non possano divertirsi con questa pratica.
Come già suggerito, essere creativi e avere voglia di sperimentare è la chiave. Non solo si può giocare di più con i capezzoli o usare un lubrificante per far scivolare meglio il membro sulla pelle di chi pratica la sega spagnola, ma si può anche optare per un anello vibrante o cockring (uno stimolatore erotico che può avere o meno una una parte vibrante montata su un anello leggermente elastico che va indossato dall’uomo alla base del pene) che può aiutare lui ha mantenere il pene più eretto e a dare l’impressione di un’apparenza più ingrossata.
La sega spagnola provoca veramente piacere?
È interessante constatare come molti uomini a cui è stata chiesta la loro opinione riguardo la sega spagnola abbiano affermato che il piacere che deriva da questa pratica è principalmente mentale. Infatti, questo tipo di masturbazione sembra essere particolarmente eccitante per coloro che amano il seno. Chi, invece, è più stimolato da altre parti del corpo, spesso e volentieri afferma di non aver nemmeno mai sperimentato con la sega spagnola.
Questo può anche significare che per qualcuno questa pratica può portare all’orgasmo e, quindi, sostituire un rapporto completo, mentre per altri si tratta solo di un preliminare che aiuta a creare l’atmosfera giusta prima della penetrazione.
Per finire…
In questo articolo abbiamo chiarito che la sega spagnola è una pratica sessuale che consiste nello strofinamento del pene tra i seni. Ovviamente ciò non preclude che essa possa essere praticata solo da chi si identifica come uomo e donna, ma è aperta a chiunque possa permettersi e abbia il desiderio di farla.
L’origine del termine è abbastanza controversa, poiché non vi sono dati certi. La teoria più plausibile è che esso provenga dal gergo utilizzato dalle prostitute partenopee negli acquartieramenti dei soldati spagnoli durante il secolo XVI per definire la pratica di masturbare il pene strofinandolo tra le mammelle per evitare di contrarre malattie sessualmente trasmissibili.
Si tratta di una pratica poco rischiosa, che potrebbe solo causare fastidio alle donne in fase premestruale.
Vi sono diverse posizioni per praticare la sega spagnola e ciascuna di esse può aiutare a stimolare le parti coinvolte in maniera diversa e può essere più o meno adatta a seconda delle dimensioni del seno o/e del pene. Esistono anche degli strumenti che possono aiutare a raggiungere più piacere durante questa pratica, come vibratori, anal plugs, cockrings, lubrificanti, reggiseni push-up, ecc.
Pare che la maggior parte degli uomini che apprezzi molto la sega spagnola sì anche amante del seno, mentre chi predilige altre parti del corpo tende ad apprezzarla meno.