masturbazione maschile

Il meraviglioso mondo della masturbazione maschile

La masturbazione maschile è uno dei piaceri più soddisfacenti e intensi che si possano provare. Essa è stata celebrata dagli antichi, demonizzata in tempi più recenti, e, finalmente, sembra aver smesso di essere un tabù in tempi moderni – ad eccezione di alcune pratiche; scopriamo quali…

Cosa è la masturbazione maschile

La masturbazione maschile è una pratica autoerotica (per autoerotismo si intende la ricerca nella propria persona di sensazioni o di emozioni sessuali) che consistente nella sollecitazione volontaria degli organi sessuali o, più raramente, di altre parti del corpo, per ottenere piacere sessuale.

Gli organi principalmente sollecitati durante la masturbazione maschile sono il pene, i testicoli e l’ano. Può essere effettuata con le mani o con oggetti, e può essere praticata sia su sé stessi che su un’altra persona (come nel caso del petting, che spiegheremo nel dettaglio successivamente).

È anche conosciuta con il termine medico cheiroerastia, e viene anche erroneamente detta onanismo, soprattutto in passato. In realtà, l’onanismo è un’espressione coniata nel Settecento che fa riferimento alla narrazione biblica del personaggio di Onan, e veniva usata per indicare la pratica del coito interrotto in funzione contraccettiva.

L’origine del termine masturbazione è un argomento controverso. Se alcuni sostengono che esso deriva dal latino manu stuprare (manu = ablativo di manus, mano; stuprare = disonorare, violare, oppure stupere = restare stordito, stupefatto), altri sono convinti che provenga da manu turbare (ovvero agitare con la mano). Per esempio, il dizionario Devoto-Oli accoglie questa ultima spiegazione, mentre il Vocabolario Etimologico della Lingua Italiana di Ottorino Piangiani la smentisce.

Masturbarsi viene spesso colloquialmente sostituito da espressioni figurative come farsi una sega (poiché il movimento simula quello di una sega per tagliare la legna), pugnetta (per via della mano chiusa a pugno per impugnare il pene) e pippa (espressione dialettale).

La masturbazione sembra essere collegata a mutate condizioni ormonali, alla maturazione dei genitali e alla curiosità per questo nuovo aspetto del proprio corpo. Per questo, viene generalmente esplorata a partire dalla pubertà, che coincide con l’età adolescenziale. I fattori che influenzano la curiosità nei confronti della masturbazione possono essere svariati, come la cultura e la struttura degli organi genitali nei maschi, i quali tendono ad essere per lo più esterni e quindi il contatto con essi è più immediato rispetto al caso femminile.

Inoltre, a partire dall’adolescenza, l’uomo produce continuamente spermatozoi, i quali vengono conservati per un periodo limitato, fino a che mantengono vitalità. Se non avviene la masturbazione o se non si hanno rapporti sessuali, gli spermatozoi non eiaculati vengono riassorbiti dall’organismo, o eliminati con le urine, oppure espulsi tramite la polluzione spesso notturna (associata a sensazioni piacevoli o a sogni erotici).

La masturbazione maschile è più frequente in età adolescenziale e adulta. Nonostante sia possibile anche in età anziana, con l’avanzare del tempo le disfunzioni erettili possono rendere difficile raggiungere il piacere.

Secondo un sondaggio riportato da Vanity Fair condotto su più di 3.500 uomini provenienti da Germania, Australia, Stati Uniti, Spagna e Italia, in media, gli uomini si masturbano 156 volte all’anno (tre volte a settimana). Il 27% ha un orgasmo che dura circa 4/6 secondi, mentre la durata va dai 7 ai 0 secondi per il 18%. Il 56% degli uomini intervistati preferisce masturbarsi in camera da letto, contro il 30%, che preferisce farlo sotto la doccia, il 22% in bagno e l’1% al lavoro.  Infine, il 61% degli uomini ricorre all’utilizzo di sex toys, e il 19% usa entrambe le mani per masturbarsi.

Tipologie di masturbazione maschile

Esistono diversi modi di raggiungere il piacere tramite la masturbazione:

1. Sega

Si tratta della più classica forma di masturbazione maschile. Essa prevede l’impugnare il pene eretto con una o due mani o con le dita, muovendole su e giù o con movimenti circolari. Se si usa una sola mano per impugnare il pene, l’altra può essere usata per stimolare altre parti del corpo, come i testicoli o i capezzoli, ade esempio.

Si può usare la saliva, un lubrificante, oppure una crema per ridurre l’attrito e possibili fastidi ai genitali. La velocità del movimento e la pressione dell’impugnatura possono variare sia a seconda dei gusti personali, ma anche durante la stessa sessione di masturbazione.

Inoltre, il prepuzio può anche essere fatto scorrere avanti e indietro con solo l’indice e il pollice avvolti attorno al pene. Un’altra variante consiste nel posizionare le dita e il pollice sul pene come se si suonasse un flauto, spostandoli avanti e indietro.

2. Massaggio prostatico e stimolazione anale

Di questo argomento abbiamo già parlato a lungo in un precedente articolo, quindi non ci dilungheremo troppo. La masturbazione anale può avvenire in vari modi, a seconda della zona che si vuole stimolare. Tuttavia, come suggerisce l’articolo sopracitato, andare a toccare il punto L (ovvero la zona erogena localizzata nei pressi della prostata che può essere raggiunta dall’esterno o dall’interno) può provocare un piacere particolarmente intenso. La stimolazione può avvenire tramite il massaggio prostatico, ovvero una pratica che viene utilizzata per stimolare la prostata. Per toccare quel punto specifico non ci si deve spingere oltre i 5 cm all’interno dell’ano. Tuttavia, si può optare per una masturbazione diversa e quindi spingere le dita o l’oggetto con cui ci si masturba ancora più in profondità.

3. Masturbazione con oggetti

Se si vuole sperimentare con qualcosa di diverso dal solito, si può optare per introdurre dei giocattoli erotici.

Esempi sono le sleeves, guaine morbide e flessibili sagomate per avvolgere e massaggiare il pene e i massaggiatori vibranti, simile alle sleeves, ma in questo caso il piacere deriva dalle vibrazioni.

In alternativa, si può optare per i cockrings o anelli vibranti (uno stimolatore erotico che può avere o meno una parte vibrante montata su un anello leggermente elastico che va indossato dall’uomo alla base del pene), che possono essere indossati mentre si pratica una sega o un massaggio prostatico.

Sempre inerenti alla masturbazione anale, si possono usare anal plugs o perline anali (oggetti sessuali utilizzato come stimolatori e dilatatori anali), oppure vibratori (più piccoli nel caso si voglia stimolare la prostata) o dildo.

Infine, è giusto citare anche oggetti che non vanno a stimolare direttamente i genitali, ma che possono aiutare a livello psicologico. Un esempio? Alcune persone provano intenso piacere nel guardarsi allo specchio mentre si masturbano.

Questi sono alcuni esempi. Tuttavia, incoraggiamo sempre i nostri lettori a sbizzarrirsi con la creatività, a patto che non ci si esponga a rischi.

4. Masturbazione reciproca

Chi l’ha detto che l’autoerotismo debba essere per forza una cosa individuale? Perché non condividere il piacere con qualcun altro?
Che si tratti di preliminari prima di un rapporto con penetrazione, o che si tratti di masturbazione fine a sé stessa, si può godere del momento masturbandosi di fronte ad un’altra persona, la quale può fare lo stesso o semplicemente guardare.

In questo contesto è opportuno parlare anche di petting, ovvero un insieme di effusioni di natura sessuale (coccole, carezze, contatto intimo, ecc.). In particolare, alcuni considerano il petting una forma di masturbazione quando ci si struscia sul corpo di un’altra persona per stimolare i propri genitali.   

5. Masturbazione reciproca

Chi l’ha detto che l’autoerotismo debba essere per forza una cosa individuale? Perché non condividere il piacere con qualcun altro?
Che si tratti di preliminari prima di un rapporto con penetrazione, o che si tratti di masturbazione fine a sé stessa, si può godere del momento masturbandosi di fronte ad un’altra persona, la quale può fare lo stesso o semplicemente guardare.

In questo contesto è opportuno parlare anche di petting, ovvero un insieme di effusioni di natura sessuale (coccole, carezze, contatto intimo, ecc.). In particolare, alcuni considerano il petting una forma di masturbazione quando ci si struscia sul corpo di un’altra persona per stimolare i propri genitali.   

Posizioni per la masturbazione maschile

Quando si pratica l’autoerotismo è importante trovarsi in una posizione comoda che faciliti il raggiungimento dell’orgasmo.

La prima, ovviamente, è la classica posizione distesa a pancia in su. Questa posizione aiuta a rilassare tutto il corpo, rendendo più facile concentrarsi sulla stimolazione dei genitali.

Tuttavia, in alternativa, la stessa può essere modificata stendendosi sul letto, lasciando le gambe fuori e poggiando i piedi a terra, con le ginocchia piegate. Così facendo il bacino acquisirà maggior mobilità e sarà più facile liberare l’energia sessuale.

Inoltre, si può sperimentare anche mettendosi in ginocchio, oppure a gambe divaricate, o seduti sui polpacci.

Sempre per dare maggior mobilità al bacino è possibile optare per distendere le gambe contro il muro, oppure poggiando i piedi sul muro e spingendo.

Infine, un altro suggerimento è quello di mettersi di lato, oppure sulla schiena o a pancia sotto. Queste posizioni sono particolarmente adatte se si usano giocattoli erotici.

Benefici della masturbazione

Al contrario di quello che raccontano miti e leggende, la masturbazione comporta numerosi benefici psicologici e fisiologici.

  • Prima di tutto non espone al rischio di contrarre malattie sessualmente trasmissibili quando si tratta di erotismo. Se invece ci sono altri partner coinvolti, i rischi non sono a zero, ma sono molto ridotti rispetto al rapporto con penetrazione.

  • Negli adolescenti, la masturbazione può contribuire allo sviluppo di un senso di dominio sugli impulsi sessuali e ha un ruolo fondamentale nel loro sviluppo fisico ed emotivo.

  • Anche nel caso degli adulti la masturbazione può aiutare a formare un’idea più chiara di cosa provochi piacere e può aiutare a migliorare la relazione con sé stessi e il proprio corpo. Nel caso della masturbazione reciproca, essa può aiutare i partner ad esplorare i propri desideri e conoscersi meglio – inoltre, è particolarmente efficace per chi non può o non vuole avere rapporti completi con penetrazione, perché aiuta a creare comunque un’intesa sessuale.

  • Può aiutare a migliorare disfunzioni sessuali come l’eiaculazione precoce (quando l’uomo è incapace di mantenere un controllo volontario sul proprio riflesso eiaculatorio) perché permette di conoscere il funzionamento ed imparare a gestire la risposta sessuale.

  • É anche dimostrata la sua efficacia nel ridurre lo stress. Il rilascio di endorfine(sostanze chimiche prodotte dal cervello e dotate di una potente attività analgesica ed eccitante) stimolato durante la masturbazione innesca una sensazione di benessere e, agendo sul sistema nervoso centrale (è una parte del sistema nervoso che sovrintende alle principali funzioni di controllo ed elaborazione), aiuta a contrastare la tristezza, l’abbattimento e la demoralizzazione. Inoltre, il rilascio di dopamina (un neurotrasmettitore e “neuro ormone”) favorisce una sensazione di appagamento.

  • Il rilascio di endorfine durante la masturbazione in combinazione agli effetti della dopamina aiuta a regolare il ritmo circadiano, facilita il riposo notturno e migliora la qualità del sonno.

  • La masturbazione con orgasmo può aumentare il flusso di sangue al cervello, stimolando la memoria e migliorando la capacità di concentrazione.

  • Pare che la regolare masturbazione con orgasmo possa ridurre il rischio di tumore alla prostata, anche se non vi sono ancora studi definitivi che dimostrino questa teoria.

Rischi legati alla masturbazione maschile  

Anche se la masturbazione non rende ciechi o fa crescere della peluria spropositata sulle mani come si credeva un tempo, vi sono comunque alcuni rischi legati ad essa.

  • Come già anticipato, la masturbazione espone ad un rischio minimo di contrarre malattie sessualmente trasmissibili. Tuttavia, l’agente virale responsabile delle creste di gallo(lesioni verrucose che insorgono prevalentemente sulle superfici cutanee e mucose dell’area ano-genitale) si può diffondere anche mediante un prolungato contatto mani-genitali o l’auto-inoculazione (il trasporto di materiale infettante da un punto all’altro del corpo, effettuato dalla persona affetta).
  • Alcune persone provano un forte senso di colpa dopo la masturbazione che può avere effetti negativi sulla salute psico-fisica. Se queste sensazioni rimangono costanti o, addirittura, si intensificano, è bene ricorrere al supporto di uno specialista.
  • Se il pene eretto viene stretto troppo forte durante la masturbazione è possibile ridurre la percezione delle sensazioni piacevoli durante rapporti con altri partner. Quando il fenomeno viene portato all’eccesso, gergalmente prende il nome di Masturbation Death Grip Syndrome(sindrome della presa della morte); tra le possibili conseguenze citiamo l’inibizione dell’eiaculazione, la vasocongestione dei testicoli (forte dolore ai testicoli) e una durata troppo lunga dei rapporti sessuali.
  • Una masturbazione troppo vigorosa può causare la frattura del pene (lacerazione improvvisa e dolorosa del rivestimento di una o entrambe le strutture cilindriche del pene), provocata da un brusco colpo o da un’innaturale flessione del pene eretto sul proprio asse.
  • La masturbazione prona, che consiste nel masturbarsi in posizione prona, strofinando il pene contro cuscini, materasso, altra biancheria da letto o il pavimento, se praticata in eccesso può compromettere la capacità degli uomini di avere rapporti sessuali e generare disfunzioni sessuali.
  • Se ci si sente indolenziti per un tempo prolungato dopo la masturbazione può essere che si stia esagerando con la pratica. Se il dolore persiste, è fondamentale contattare al più presto uno specialista.
  • Per evitare infezioni è importante lavarsi dopo la pratica (questo vale anche per i giocattoli erotici che si utilizzato).

Consigli per una masturbazione maschile ideale

La masturbazione è un atto naturale e, per questo, è facilmente intuitivo. Tuttavia, ci sono delle cose da tenere a mente che possono aiutare a rendere la pratica ancora più piacevole:

1. Non c’è fretta

È vero, a volte ci si masturba semplicemente per “svuotarsi”; quindi, il tempo che si dedica all’atto è limitato. Questo, però, non sempre gioca a proprio favore. Se si ha troppa fretta di raggiungere l’orgasmo si rischia di mettere troppa pressione psicologica e, quindi, l’eiaculazione verrà ritardata (o, addirittura, non si riuscirà a mantenere l’erezione).

2. Il porno sì, ma non troppo

Nonostante aiutare la fantasia con del materiale pornografico può essere eccitante, è bene non dipendere troppo da questo mezzo per raggiungere il piacere, per evitare di inibire la propria capacità di raggiungere l’orgasmo o la stimolazione sessuale in maniera indipendente.

3. Cambia mano

La maggior parte degli uomini tende a masturbarsi sempre con la stessa mano. Pare, però, che il cambiare l’arto con cui ci si masturba aiuti ad aumentare il piacere particolare, poiché sembra di ricevere la masturbazione da un’altra persona.

4. Gioca con la temperatura

Aiutarsi con lubrificanti di diverso tipo può aiutare a provare stimoli nuovi e raggiungere l’orgasmo più facilmente. In particolare, si può optare per lubrificanti caldi e freddi, al fine di generare sensazioni piacevoli variegate.

5. Edging

Esso consiste nel prolungare l’eccitazione sessuale per ritardare il raggiungimento dell’orgasmo, anche conosciuto come orgasmo controllato. Oltre a far durare la prestazione sessuale più a lungo, esso può aiutare ad aumentare il piacere dell’orgasmo poiché si accumula maggiore tensione sessuale.

Riassumiamo il tutto

La masturbazione maschile è una pratica autoerotica che consistente nella sollecitazione volontaria degli organi sessuali o, più raramente, di altre parti del corpo, per ottenere piacere sessuale.

Essa non coinvolge solo il pene, ma anche i testicoli, l’ano e, in alcuni casi, altre parti del corpo (sia zone erogene che non).

Esistono diverse tipologie di masturbazione maschile: la sega, che consiste nella stimolazione manuale del pene; la stimolazione dell’ano (tramite un massaggio prostatico, ad esempio); la masturbazione tramite oggetti sessuali (come sleeves, cockrings, vibratori, ecc.); la masturbazione reciproca (quando si svolge in compagnia di un partner che guarda o si masturba a sua volta); la masturbazione passiva (quando si riceve da un partner).

Vi sono di verse posizioni in cui ci si può mettere per masturbarsi, ed esse variano a seconda dei gusti e delle possibilità di ciascuno (nulla vieta di sperimentarne più di una). Ad esempio, ci si può masturbare distesi a letto, oppure in ginocchio, o ancora con le gambe distese contro il muro, tra le altre.

La masturbazione comporta numerosi benefici psico-fisici, come un miglior rapporto con sé stessi, appagamento, riduzione dello stress, ecc. Tuttavia, non sono da sottovalutare i rischi, che includono disfunzioni erettili, frattura del pene, incapacità di raggiungere l’orgasmo durante il rapporto con un partner, e così via.

Infine, abbiamo condiviso alcuni consigli per poter raggiungere il massimo piacere durante la masturbazione. È però opportuno concludere ricordando ai lettori che è importante conoscersi e sperimentare come più piace, senza dover per forza seguire le direttive e i consigli di qualcun altro!

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