pompino

Come fare il pompino perfetto

“Fare un pompino come si deve è come fare una torta. Raccogli gli ingredienti; mescola e rimescola, e cuoci il tutto lentamente nel forno caldo della tua bocca. Il tempismo è tutto. Così è la varietà di carezze, leccate e baci che culminano con una leggera pressione persistente sul frenulo, il sottile lembo di pelle che unisce il glande al prepuzio.”

― Chloe Thurlow, The Gift of Girls

Cosa è un pompino e quali varianti esistono

Il termine pompino viene usato nel gergo popolare (così come bocchino e soffocone) per descrivere la fellatio (dal latino fellāre, ovvero “succhiare”), ovvero una pratica di sesso orale rivolta al pene per stimolare l’orgasmo o usata come preliminare prima di un rapporto completo.

Nonostante fellatio sia la parola più usata nel linguaggio formale e pompino nel linguaggio informale per descrivere la pratica in generale, ne esistono diversi tipi a cui sono stati affibbiati nomi specifici:

Deep throat (o gola profonda):

Questo tipo di sesso orale prende il nome dall’omonimo film pornografico americano di Gerard Damiano uscito nel 1972. Esso consiste nell’inserire il pene eretto nella bocca del partner l’epiglottide, fino a raggiungere la gola. Il deep-throating non è apprezzato da tutti per via del riflesso faringeo(riflesso dei nervi cranici causato dalla contrazione dei muscoli faringei con lo scopo di evitare che nella gola entrino oggetti diversi da quelli normalmente previsti nella deglutizione, per prevenire il soffocamento) che può essere molto fastidioso.

Generalmente viene praticato con la persona che lo offre con la bocca e la gola in linea retta, ma esistono anche altre varianti, come la nota over-the-edge, in cui chi lo pratica è sdraiato a pancia in su mentre chi lo riceve è in piedi o in ginocchio in modo tale da poter infilare il pene nella bocca del partner.

Penilingus:

Si tratta della stimolazione del pene solo tramite l’utilizzo della lingua. Infatti, il termine deriva dal latino penis + lingere, che letteralmente significa leccare il pene. Può essere praticato in diverse posizioni e può anticipare la fellatio o il coito, oppure sostituirli.

Irrumazione (o irrumatio):

È una forma di fellatio passiva simile al deep-throating che prevede uno dei due partner fermo con la bocca aperta mentre l’altro introduce il pene e lo muove simulando la penetrazione vaginale o anale. È una pratica controversa per via delle sue origini. Infatti, nel vocabolario della Roma antica, “irrumatio” veniva utilizzato per descrivere una forma di violenza orale poiché descriveva l’atto di inserire il pene nella bocca di un’altra persona per indurre il vomito e, di conseguenza, la gratificazione sessuale di chi lo riceveva. Oggi il termine viene più comunemente usato per descrivere una forma passiva di fellatio che non necessariamente deve culminare nel vomito – tuttavia, esistono persone che preferiscono la versione più spinta e ne traggono intenso piacere.

Hummer:

Il termine è usato per descrivere una tecnica di fellatio in cui si producono dei suoni (una sorta di “mmm”) con la bocca al fine di creare delle vibrazioni che provocano piacere a chi la riceve. Non è necessario continuare ad emettere suoni per l’intera durata della pratica, ma può essere alternata alla fellatio classica o altre sue forme descritte in precedenza. 

Variando i toni si possono creare sensazioni diverse: quelli più bassi sono ideali per generare vibrazioni lente, mentre quelli più alti ne generano di più veloci. Inoltre, le vibrazioni tendono ad essere più intense nella zona dell’apertura della bocca.

Teabagging:

In questo caso il protagonista non è il pene, bensì lo scroto. Può essere praticato inserendo lo scroto nella bocca del partner che lo stimola leccandolo e succhiandolo, oppure tramite lo strusciamento dello scroto sul volto del partner. Viene chiamata così perché simula l’inzuppamento di una bustina di tè in una tazza. Sembra che il nome sia diventato popolare negli anni Novanta grazie al videogioco Counter-Strike, in cui i giocatori vincenti si accovacciavano sul volto del cadavere dei giocatori sconfitti per umiliarli. Per via di questa componente di umiliazione, alcuni ritengono la pratica una forma di violenza sessuale.

Come fare un pompino

Siccome esistono tante varianti del pompino, una guida che vada bene per tutti è difficile da stilare. Tuttavia, esistono dei consigli utili che possono aiutare sia i meno esperti che coloro che vorrebbero affinare la loro tecnica. Inoltre, è bene ricordare che le zone preferite che provocano il massimo piacere sono quelle attorno a glande, corona e frenulo – concentrare il movimento della lingua e la stretta della bocca intorno a queste aree è sicuramente una mossa vincente!

1. Scegliere la pozione ideale

Prima di tutto è importante scegliere la posizione ideale. Se si è alle prime armi, è meglio optare per posizioni classiche, come ad esempio chi riceve in piedi o seduto, mentre chi pratica il pompino si inginocchia in modo tale che la bocca e il pene siano alla stessa altezza. Oppure chi riceve può sdraiarsi sul letto e chi pratica si sdraia o accovaccia con la bocca sopra il pene.

Per i più esperti, invece, si possono provare posizioni diverse, come la over-the-edge descritta nella sezione precedente, o il 69, in modo tale da stimolare anche i genitali dell’altro partner tramite ditalinosegaanilinguscunnilinguo, oppure fellatio

Questa posizione può essere praticata sia da sdraiati che in piedi, ma essa richiede molta più forza da parte di chi solleva il partner e può essere fastidiosa se dura troppo a lungo per chi si trova a testa in giù. Infine, vi è anche la face sitting, in cui chi riceve il pompino si posiziona a gambe divaricate sopra il volto di chi lo pratica in modo tale che i genitali siano all’altezza della bocca del partner.

2. Attenzione al dolore

Un’altra cosa da tenere a mente quando si pratica un pompino è che stringere o succhiare il pene troppo forte può provocare dolore. Ovviamente questo va a discrezione della persona che lo riceve; quindi, è sempre consigliabile parlare delle proprie preferenze per capire quanto e come dosare le forze. Tuttavia, in generale, è preferibile essere moderatamente delicati.

Inoltre, bisogna fare attenzione ai denti. Essi possono provocare piacere se usati bene, come ad esempio tramite leggerissimi morsi, ma possono anche esercitare estrema pressione e provocare dolore, soprattutto durante un deep-throat.  

3. L’igiene prima di tutto

Da non sottovalutare è anche la questione igienica. Sia prima che dopo la pratica è bene pulire accuratamente il pene e lavare la bocca. Si può persino optare di divertirsi sotto la doccia per creare una situazione diversa, così da assicurarsi di essere entrambi puliti oltre che eccitati!

4. Non solo piacere fisico

Come per tutte le pratiche sessuali, fare un pompino non si limita al piacere sessuale, ma anche a quello psicologico. Sicuramente si può stimolare il partner o fargli raggiungere l’orgasmo anche tramite una fellatio classica. Tuttavia, per ravvivare un po’ la monotonia o per divertirsi con qualcosa di diverso, si può optare per fare accrescere il piacere gradualmente.

Per esempio, invece di andare dritti al sodo, si può iniziare con baci e carezze, per poi iniziare a massaggiare il pene senza abbassare i pantaloni e/o le mutande. Invece di raggiungere immediatamente i genitali, si può optare per scendere lentamente, baciando il collo, il petto, la linea alba, la zona appena sopra il pene, le cosce, le gambe, i piedi, e poi ascendere di nuovo fino a raggiungere la zona desiderata e iniziare il divertimento vero e proprio.

Si può anche optare per un massaggio erotico, del quale abbiamo parlato estensivamente in un altro articolo – piacere assicurato!

5. Mai essere monotoni

Movimenti ripetuti e costanti sono ideali per aiutare a raggiungere il coito. Tuttavia, prima di arrivare al culmine della pratica, è bene sbizzarrirsi con movimenti diversi per stimolare il piacere e facilitare l’orgasmo. La combinazione bocca-mani è sempre ben apprezzata, e queste ultime possono essere usate sia per massaggiare il pene che lo scroto. Alcune persone adorano l’alternanza pompino-anilingus; se vi sentite pronti a sperimentare, non abbiate paura di spingervi oltre lo scroto. Infine, si possono anche unire le diverse tecniche di fellatio descritte sopra. L’importante è non essere monotoni!

6. Entrambi devono godersi l’esperienza

Se esiste un segreto per fare un pompino di successo è il seguente: deve piacere! Se si è a proprio agio con la pratica e ci si diverte nel praticarla, automaticamente il partner se ne renderà conto e sarà più facile raggiungere l’orgasmo. Esso non deve essere uno stimolo solo per chi riceve; può e deve essere anche eccitante e piacevole per chi lo pratica!

Cosa serve per fare un pompino

Tecnicamente la bocca è sufficiente per fare un pompino. Come sempre, però, suggeriamo ai nostri lettori di sbizzarrirsi a letto e testare la propria creatività.

Preservativo

Non è necessario per stimolare il piacere (anzi, spesso e volentieri lo diminuisce), ma lo è per proteggere da malattie sessualmente trasmissibili (approfondiremo l’argomento in una sezione successiva). Se non si ha confidenza con l’altra persona ma si vuole comunque avere un rapporto sessuale, il preservativo può essere usato anche durante la fellatio.

Lubrificanti

Generalmente, più si usa la saliva e più piacevole sarà la sensazione per chi riceve e facile per chi pratica la fellatio. Se però la saliva non basta si può ricorrere a lubrificanti, magari che abbiano un sapore appetibile per chi pratica il pompino.

Cockring o anello vibrante

Per un piacere ancora più intenso si può indossare un anello vibrante o cockring, ovvero uno stimolatore erotico che può avere o meno una parte vibrante montata su un anello leggermente elastico che va indossato dall’uomo alla base del pene, che aiuta a mantenere il pene più eretto, più a lungo.

Anal plugs o perline anali

Si tratta di oggetti sessuali utilizzati come stimolatori e dilatatori anali che possono essere usati in fase per dilatare l’ano e provocare piacere. Essi possono essere indossati da entrambi i partner.

Vibratori

Se non si pratica un 69 ma si vuole comunque stimolare piacere per l’alrta persona si può ricorrere all’uso di vibratori.

Storia del pompino

Determinare come gli esseri umani abbiano iniziato a praticare il sesso orale è impossibile, può essere che sia stato appreso osservando gli animali oppure che si tratti di una sorta di istinto naturale.  

I primi a riportare informazioni riguardo questa pratica sono stati gli egizi. Infatti, nel mito di Iside (dea della maternità e dell’amore) e Osiride (inventore dell’agricoltura e della religione e dio dell’oltretomba) i due erano innamorati, ma anche fratelli e faraoni considerati la madre e il padre della civilizzazione. Quando il fratello Seth decise di uccidere Osiride, lo convinse con l’inganno ad entrare in un sarcofago che poi chiuse e gettò nel Nilo. Iside cercò disperatamente l’amato e lo trovo nella città di Biblo. Cercò di rianimarlo tramite una fellatio prima e penetrazione successivamente, rimanendone fecondata. Il mito si conclude con Osiride che, dopo ulteriori peripezie, resuscita e diventa dio dell’oltretomba.

Nell’antica Grecia, il pompino veniva spesso indicato con la perifrasi eufemistica “suonare il flauto” perché le flautiste o aulete che allietavano banchetti e simposi erano spesso anche prostitute. Inoltre, vi sono diversi vasi e kylix (coppa da vino) dell’epoca che ritraggono tale pratica – una di queste coppe è anche esposta al Louvre. Tuttavia, gli antichi greci consideravano il pompino una pratica ludica.

Lo stesso non vale per gli antichi romani. Come già anticipato nella sezione precedente dedicata all’irrumazione, nell’antica Roma il pompino aveva un significato denigratorio e serviva a stabilire il potere dell’uomo che lo riceveva. Era una vera e propria forma di sottomissione, a volte addirittura di abuso sessuale.

Nella cultura asiatica le prime informazioni che si hanno riguardo la fellatio sono riconducibili al Kāma Sūtra. Esso dedica un intero capitolo all’ Auparishtaka (o mouth congress, “congresso della bocca”), descrivendo con estrema minuzia l’atto e il significato del sesso orale.

Secondo l’antropologo statunitense Weston La Barre, le madri della cultura asiatica Manciù non ritenevano il pompino un atto sessuale. Per questo lo praticavano sui loro neonati maschi, così come solevano accarezzare e strofinare gli organi sessuali dei loro figli, indipendentemente dal loro sesso. Il bacio, però era considerato un atto sessuale, per questo bannato in pubblico.

Nella tribù oceanica dei Baruya, invece, il pompino aveva valenza rituale. Lo sperma dei maschi adulti veniva considerato un principio vitale positivo al contrario del mestruo, ritenuto impuro. I maschi adolescenti bevevano quindi lo sperma dei maschi adulti a scopo iniziatico così come le donne in età fertile, al fine di aiutare a produrre i nutrimenti necessari per accogliere il feto e allattare, successivamente, il neonato.

Ovviamente la pratica non ha riscosso particolare successo durante il Medioevo, poiché non essendo legata alla procreazione veniva considerata impura e abbietta.

Tabù riguardanti il pompino persistono oggigiorno, poiché viene spesso rilegata a pratica omosessuale. Secondo l’autore Christopher Hitchens, tale equivoco deriva dal fatto che gli uomini sono segretamente attratti dall’idea di autoerotismo, in particolare di auto-fellatio – teoria non comprovata.

Anche nel libro Il Padrino il pompino viene descritto come una cosa rilegata a prostitute e omosessuali. L’autore della saga Good Fellas, però, aveva un’opinione diversa, enfatizzando come che le Signore dei gangster non capivano quanto per un vero uomo fosse importante ricevere una fellatio dalla propria donna. Per questo motivo, molti ritengono che siano stati proprio i gangster italo-americani a sdoganare il pompino e allontanarlo dalla concezione di pratica omosessuale.

L’emancipazione totale, però, sembra sia stata raggiunta nel 1998 per via dello scandalo che ha coinvolto l’allora presidente statunitense Bill Clinton e la sua collaboratrice, Monica Lewinsky.

Rischi legati al pompino

Siccome un pompino prevede il contatto continuo tra i genitali e la bocca, batteri della sifilide e della gonorrea oppure l’HPV e l’herpes possono trasmettersi. È importante, quindi, essere sicuri delle persone con cui si ha dell’intimità.

Come già suggerito in precedenza, usare un preservativo può aiutare. Inoltre, è consigliabile non inghiottire lo sperma se non si ha confidenza con i propri partner sessuali.

In conclusione

Un pompino è una pratica sessuale orale rivolta al pene per stimolare l’orgasmo o usata come preliminare prima di un coito. Ne esistono di diversi tipi, come deep throat, penilingus, hummering e teabagging.

Non esiste una sola tecnica per praticare un pompino, ma vi sono diverse cose da considerare. Per esempio, bisogna trovare la posizione ideale, saper regolare l’intensità con cui si pratica la fellatio, preoccuparsi dell’igiene, lo stimolo psicologico giusto, essere creativi e divertirsi.

Utilizzare giocattoli erotici o altri strumenti non è necessario per fare un pompino, ma è consigliabile utilizzare un preservativo per evitare il contagio con malattie sessualmente trasmissibili. Inoltre, si può sperimentare con cockrings, anal plugs o simili per aumentare il piacere.

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