Il punto L e orgasmo prostatico – l’apoteosi del piacere maschile

Si sente spesso parlare di punto G ma, a quanto pare, sia uomini che donne lo conoscono ben poco. Figuriamoci, quindi, quanto può diventare tragica la situazione quando si tratta di punto L! Come? Non lo conoscete? Come non detto!

Non disperate, in questo articolo, Lustful vi spiegherà tutto quello che c’è da sapere sulla zona clou del piacere maschile.

Cosa è il punto L e dove si trova

Si tratta dell’equivalente maschile del punto G femminile, ovvero una zona erogena (un’area del corpo umano, spesso un organo o parte di esso, la cui stimolazione esterna è legata all’eccitazione e al piacere sessuale) che provoca piacere e orgasmo particolarmente intesi se stimolata correttamente.

Dove si trova il punto L? Preparatevi, perché la risposta stupirà qualcuno: essa è localizzata nei pressi della prostata – ovvero una ghiandola facente parte dell’apparato genitale maschile, la cui funzione principale è produrre ed emettere il liquido prostatico, uno dei costituenti dello sperma. Per i meno esperti in anatomia, essa è situata tra il retto e il pene, ed è grande circa quanto una pallina da ping-pong, per farci un’idea.

Per via della cultura fallocentrica (che vede il pene come unica forma di piacere maschile), il punto L viene spesso ignorato e alcuni non hanno interesse nell’esplorare la stimolazione di questa zona.

Il punto L può essere trovato in due modi:

1. Dall’esterno: si può raggiungere esercitando delle pressioni nella zona tra lo scroto (la sacca che racchiude i testicoli, gli epididimi, e la parte iniziale del funicolo spermatico) e l’ano (è lo sbocco secondario verso l’esterno dell’apparato digerente attraverso il quale vengono espulse le feci durante la defecazione; è anche considerate una zona erogena per via dell’importante innervazione sensitiva della regione).

2. Dall’interno: si può raggiungere tramite penetrazione anale, raggiungendo la protuberanza che si trova nella parte anteriore del retto. Si trova dai 2 ai 5 cm circa dall’anno ed è, quindi, raggiungibile con un dito.

Come trovare la prostata

La tecnica più facile per localizzare la prostata prevede di sdraiarsi a pancia in su con un cuscino sotto al bacino, oppure a pancia in giù con una gamba piegata all’esterno. Ci si può anche mettere a carponi, ma così facendo la sensibilità dell’ano aumenterà.

È consigliabile penetrare l’ano con un dito lubrificato da soli la prima volta, cercare una massa rotonda e continuare a massaggiare l’area fino a che non si prova piacere. Così facendo sarà più facile identificare la zona e guidare un’altra persona quando si sarà pronti a ricevere un massaggio prostatico (spiegheremo di cosa si tratta nella sezione successiva) da un partner.

La zona è estremamente delicata e può causare emorragie o disfunzioni erettili se non maneggiata con cura. Per questo il massaggio prostatico deve provocare piacere e non dolore. Se la sensazione inizia a diventare spiacevole fermati immediatamente. Se il fastidio persiste due giorni dopo la pratica consulta un urologo per una diagnosi.

Cosa è un massaggio prostatico

Per stimolare il punto L è possibile optare per un massaggio prostatico, il quale trova le sue radici in Giappone, quando le mogli la praticavano sui i mariti per ridurre la sterilità, così come per prevenire prostatiti e ipertrofie prostatiche.

Si tratta di una pratica che in urologia (ramo della medicina e chirurgia che si occupa delle patologie a carico dell’apparato urinario maschile e femminile e degli organi genitali maschili esterni) viene utilizzata per stimolare la prostata così da svuotarla del liquido prostatico residuo o per prevenire o diagnosticare eventuali prostatiti di origine batterica (infiammazione della ghiandola prostatica). Quado è utliizzato per scopi di prevenzione, il massaggio è anche conosciuto come mungitura della prostata (dall’inglese prostate milking) o postillonage.

Inoltre, il massaggio prostatico può favorire un buon flusso sanguigno e prevenire infezioni del tratto urinario e può migliorare il controllo della minzione (o urinazione) poiché riduce i problemi derivanti dall’ingrossamento della prostata.

È bene praticare il massaggio con delicatezza poiché se effettuato non correttamente esso può causare emorragie (perdita di sangue dai vasi).

Ovviamente, il massaggio prostatico può anche essere usato per stimolare piacere sessuale. Si può combinare con il massaggio di altre zone erogene quali i capezzoli e il pene per provare un piacere ancora più intenso. Di seguito vediamo come effettuarlo dall’esterno e dall’interno:

1. Come stimolare il punto L dall’esterno

Il modo più semplice e meno invasivo di stimolare il punto L è tramite un massaggio prostatico. Esercitando una pressione con l’indice e il medio o con la lingua nella zona corrispondente al perineo accompagnata da movimenti circolari si può raggiungere un piacere intenso che può portare all’orgasmo. Si può optare solo per un massaggio prostatico, oppure lo si può combinare con del sesso orale come un pompino. Questo tipo di massaggio può essere effettuato da soli, oppure da qualcun altro.

2. Come stimolare il punto L dall’interno

Anche per stimolare il punto L dall’interno si può praticare un massaggio prostatico. Questa opzione è più invasiva e non è apprezzata da tutti quanti, poiché prevede la penetrazione anale. Non è necessaria la penetrazione con il pene; infatti, basta inserire un dito nell’ano ed esercitare delle pressioni nella zona fino a che non si raggiunge l’orgasmo. Anche in questo caso, il massaggio può essere effettuato da soli, oppure da qualcun altro.

Cosa serve per stimolare il punto L

Non sono richiesti strumenti particolari per eccitare il punto L. Tuttavia, è possibile aiutarsi con alcuni oggetti per facilitare la sua stimolazione:

Lubrificanti

Essi aiutano a penetrare la zona anale, ma possono anche essere usati per un massaggio esterno al fine di facilitare il movimento delle dita sulla zona interessata. È consigliato preferire quelli a base acquosa.

Oli

Esistono degli oli stimolanti, come quelli a base di CBD, che aiutano a rilassare i muscoli e a stimolare la circolazione sanguigna per un’esperienza più piacevole qualora si opti per un massaggio prostatico dall’interno.

Guanti

Se si opta per un massaggio prostatico interno, si può optare per l’utilizzo di un guanto in lattice per evitare danneggiamenti del delicato rivestimento rettale.

Piccoli vibratori

In alternativa alla penetrazione tramite dita o pene, si può optare per un vibratore. Ne esistono di diversi tipi; per questo, la scelta di quale utilizzare è a discrezione del singolo, a patto che si opti per uno di piccole dimensioni per poter raggiungere la zona interessata. Il vibratore può anche essere usato per effettuare un massaggio prostatico dall’esterno.

Perette/docce anali

Questi strumenti consentono di lavare la zona interessata prima e/o dopo l’atto tramite un getto d’acqua pressurizzato nel sedere a scopo di pulizia.

Non è necessario utilizzare una peretta anale, ma è consigliato per coloro che tengono particolarmente all’igiene e non vogliono incappare in spiacevoli soprese. È importante, comunque, non esagerare con le docce anali e non superare le 2-3 volte a settimana. Inoltre, bisogna essere delicati quando si partica il lavaggio per non lesionare la zona interessata.

Altri sex toys

Per un piacere ancora più intenso si possono utilizzare altri giocattoli sessuali quali cockrings o anelli vibranti (uno stimolatore erotico che può avere o meno una parte vibrante montata su un anello leggermente elastico che va indossato dall’uomo alla base del pene) per aiuta mantenere il pene più eretto, più a lungo e può aumentare la sensazione di piacere.

Inoltre, si possono usare anal plugs o perline anali (oggetti sessuali utilizzato come stimolatori e dilatatori anali) per rilassare e dilatare l’ano.

Differenza tra sesso anale e massaggio prostatico

Come già anticipato, il massaggio prostatico non richiede la penetrazione tramite pene, ma è sufficiente utilizzare un dito. Quando si pratica sesso anale, invece, la penetrazione fallica è un elemento fondamentale.

Un massaggio prostatico prevede dei movimenti delicati e precisi nella zona perianale, mentre il sesso anale prevede la penetrazione dell’ano in profondità.

Si può praticare sesso anale tramite l’utilizzo di dildo o vibratori (come nel caso del pegging) e le dimensioni di essi possono variare a seconda delle preferenze del singolo. Quando si tratta di massaggio prostatico, invece, è bene optare per vibratori più piccoli che possano raggiungere la zona interessata e stimolarla delicatamente.

Inoltre, alcune persone potrebbero trovarsi più a loro agio a ricevere un massaggio prostatico piuttosto che fare sesso anale per via dello stigma legato all’omosessualità che costella quest’ultima pratica.

Cosa è un orgasmo prostatico

L’orgasmo, anche conosciuto come climax o acme, è un complesso di reazioni neuro-muscolari involontarie di breve durata che avviene quando si raggiunge il culmine dell’eccitazione sessuale conseguente alla stimolazione fisica o psicologica di zone erogene o organi sessuali.

L’esito fisiologico nell’uomo è detto eiaculazione, mentre nella donna si manifesta come contrazioni perivaginali che possono essere accompagnate da fenomeni escretori. L’eiaculazione può durare dai 3 ai 10 secondi, e l’apice dell’orgasmo dura 3 secondi in media.

La fase che segue l’eiaculazione è conosciuta come periodo refrattario, ovvero un lasso di tempo durante il quale non è possibile avere un ulteriore orgasmo e si prova fastidio se vengono stimolati i genitali. Il periodo refrattario può durare alcuni minuti oppure diverse ore, a seconda di diversi fattori, tra cui l’età (più si è giovani, più rapido sarà il tempo di ripresa). Esistono individui che non hanno un periodo refrattario e ciò sembrerebbe essere legato ad una disfunzione della ghiandola pituitaria (ghiandola endocrina situata alla base del cranio).

I fattori psicologici influiscono molto sulla possibilità di raggiungere un orgasmo. Infatti, se non si è sereni, oppure se non c’è particolare coinvolgimento fisico o sentimentale, si eventualmente provare piacere durante un atto sessuale, ma non si raggiungerà l’orgasmo.

Seguendo le tecniche di stimolazione del punto L spiegate nelle sezioni precedenti si può raggiungere un orgasmo prostatico, il cui culmine è l’eiaculazione dal pene.

Differenza tra orgasmo prostatico e orgasmo indotto dal pene

Secondo l’educatore sessuale Dainis Graveris, un orgasmo prostatico è molto più intenso di un orgasmo indotto dal pene, poiché quest’ultimo dà la sensazione di provenire dai soli genitali, mentre il primo sembra provenire dal profondo del proprio corpo.

L’orgasmo prostatico può durare più a lungo e coinvolgere tutto il corpo, a differenza di quello indotto dal pene, che si concentra solo nella zona genitale. Inoltre, non è necessario attendere che passi li periodo refrattario per stimolare di nuovo la zona prostatica.

Il motivo per cui l’orgasmo prostatico sia così intenso sembra essere legato al fatto che la zona è ricca di terminazioni nervose, in sintonia col perineo e l’ano. Per di più, la prostata è situata vicino alla radice del pene, altra zona particolarmente sensibile.

Benefici dell’orgasmo prostatico

Un orgasmo prostatico può avere diverse implicazioni positive; vediamone alcune:

1. Combatte la disfunzione erettile

Dalla sua origine, il massaggio prostatico ben praticato che culmina in un orgasmo può aiutare a combattere la disfunzione erettile.

2. Migliora il flusso di urina

Tramite la stimolazione anale si esercita pressione sull’uretra e, rendendo più intenso il flusso dell’urina.

3. No all’eiaculazione dolorosa e miglioramento dei sintomi dell’ipertrofia prostatica benigna

L’eiaculazione dolorosa è spesso legata all’ ipertrofia prostatica benigna, Performando un massaggio prostatico e raggiungendo l’orgasmo è possibile prevenire o curare questa condizione e dire addio a eiaculazioni dolorose.

Come prepararsi a stimolare il punto L e raggiungere un orgasmo prostatico

Prima di tutto, bisogna essere consenzienti. Non stresseremo mai a sufficienza l’importanza di essere delicati quando si approccia il punto L maschile e si performa un massaggio prostatico. Per questo, essere rilassati è molto importante. Come già suggerito in precedenza, ci sono degli oli a base di CBD che possono essere utilizzati per rilassare la zona anale, ma essi non sono sufficienti se si è particolarmente ansiosi o stressati.

Consigliamo quindi di raccogliere quante più informazioni possibili riguardo il punto L e il massaggio prostatico e approcciare la pratica solo quando ci si sente pronti. Inoltre, non è necessario tuffarsi a picco nell’esperienza. Si può iniziare con un leggero massaggio prostatico dall’esterno e spingersi oltre solo quando ci si sente a proprio agio.

Per creare un’atmosfera rilassata si può optare per preliminari quali il pompino, oppure un massaggio erotico – quest’ultimo è particolarmente consigliato per coloro che non sono particolarmente disinibiti.

Può essere che non si raggiungerà subito un orgasmo prostatico, ma ci vorranno diversi tentativi prima che esso avvenga. L’importante è avere pazienza e continuare ad essere delicati quando si lavora intorno all’area interessata.

In breve…

Il punto L è una zona erogena che provoca piacere e orgasmo particolarmente intesi se stimolata correttamente.

Esso si trova nei pressi della prostata e può essere raggiunto dall’esterno (area tra scroto e ano), oppure dall’interno (ghiandola localizzata nella parte anteriore del retto).

Per stimolare la zona, è consigliato un massaggio prostatico. Si tratta di una tecnica originaria del Giappone utilizzata in campo medico e chirurgico per svuotare la prostata del liquido prostatico residuo o per prevenire o diagnosticare eventuali prostatiti di origine batterica. Tuttavia, la pratica è anche idonea a stimolare il piacere sessuale.

Si può praticare un massaggio prostatico dall’esterno massaggiando delicatamente il perineo con movimenti circolari delle dita o della lingua, oppure dall’interno, infilando un dito nell’ano fino a circa 2-5 cm di profondità ed esercitando delicate pressioni sulla ghiandola che si trova a quell’altezza.

Non sono necessari strumenti particolari per stimolare il punto L, ma si può optare per lubrificanti, oli, guanti, perette anali, vibratori, anal plugs o/e cockrings.

La stimolazione del punto L può provocare un orgasmo prostatico, ovvero il culmine del piacere sessuale che converge nell’eiaculazione per quanto riguarda gli uomini. Esso ha diversi benefici, quali il miglioramento del flusso dell’urina, della disfunzione erettile e dell’eiaculazione dolorosa.

Per stimolare il punto L e raggiungere un orgasmo prostatico è fondamentale essere consenzienti e sentirsi rilassati. Trattandosi di un’area molto delicata, è bene approcciarla con estrema cautela e delicatezza.

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